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  • Valentina Amadu
  • Blog

Prevenire la fotodermatite

La pelle, a seconda del fototipo e della risposta immunitaria del soggetto, può presentare una diversa reazione all’esposizione ai raggi UV. In particolare, i soggetti fotosensibili, hanno una maggiore probabilità di sviluppare patologie legate all’esposizione solare.

Una di queste è la fotodermatite o dermatosi solare che si presenta con delle chiazze rosse e pruriginose, talvolta accompagnate da vescicole, nelle aree cutanee interessate. La forma e le dimensioni delle chiazze possono variare da alcuni millimetri a diversi centimetri e le macchie possono perdurare per un lungo periodo anche se si evita l’esposizione al sole.

A provocare la fotodermatite nelle persone predisposte può essere sufficiente anche una semplice goccia di essenza (es. bergamotto) o profumo. In questo caso, le lesioni si presentano ai lati del collo e ai polsi. Altre volte, la causa può essere l’uso di alcuni farmaci che aumentano la sensibilità della pelle alla luce solare, come gli antibiotici (tetracicline, chinolonici), gli antinfiammatori (piroxicam,ketoprofene) anche in gel o in pomata (es. diclofenac), farmaci utilizzati in ambito cardiologico (idroclorotiazide, ace-inibitori, amiodarone ecc) farmaci usati per la cura dell’acne (retinoidi, benzoilperossido), antistaminici ed anestetici ad uso locale (difenidramina, fenotiazine, benzocaina) e la pillola anticoncezionale.

Cosa fare quando si ha il sospetto di avere una certa fotosensibilità?

Il primo provvedimento da adottare nel caso di sospetto di fotosensibilità da farmaci è l’allontanamento del farmaco e la fotoprotezione assoluta con opportuni schermi solari, riducendo al minimo l’esposizione a fonti luminose.

È opportuno evitare le creme antistaminiche potenzialmente fotosensibilizzanti; vanno anche evitate docce e bagni caldi poiché il calore accentua la vasodilatazione e quindi il prurito ed il gonfiore.

Si consiglia inoltre di contattare il dermatologo affinché possa prescrivere la terapia più adatta (es. cortisonici e antistaminici). Successivamente, una volta trattata la fase acuta, si potrà ridurre l’intensità delle macchie applicando creme schiarenti da abbinare a sedute di peeling o altre terapie depigmentati. Le terapie schiarenti si possono eseguire solo d’inverno in quanto è vivamente sconsigliata, durante il trattamento, l’esposizione ai raggi UV.

Per prevenire la fotodermatite è molto importante detergere accuratamente la pelle prima di esporsi al sole, in modo tale da eliminare residui di trucco o profumo e utilizzare farmaci e creme non fotosensibilizzanti. Eventualmente si può chiedere un consiglio prima al medico di fiducia o leggere attentamente il foglietto illustrativo. Qualora fosse strettamente necessario assumere un farmaco fotosensibilizzante d’estate, evitare di esporsi al sole durante tutta la durata della terapia e almeno per 7 giorni successivi.

Inoltre, si consiglia sempre di non esporsi ai raggi UV durante le ore centrali della giornata e proteggersi sempre con un filtro solare SPF 50+.

sole, cortisonici, fotosensibilità, macchie solari